Spesso l’ansia da effetto ricrescita vince sulla voglia di cambiare il nostro look sperimentando un nuovo colore di capelli.
Ma oggi aggirare il problema è possibile.
Tutte, prima o poi, sperimentiamo la voglia di cambiare il colore dei capelli. L’indecisione spesso è data dal pensiero della ricrescita e di diventare “schiave” del ritocco e della tinta.
Come si può ovviare a questo problema?
Le colorazioni sfumate sono la soluzione perfetta al dilemma e, in effetti, stanno avendo davvero un grande successo.
Tutto è iniziato con lo shatush, il cui stacco deciso tra le radici scure e le punte molto più chiare, ha di fatto aperto la strada alle chiome bicolori. A seguire hanno fatto la loro comparsa, l’ombré, che prevede un passaggio di toni molto più sfumato sulla capigliatura e il sombré, in cui la schiaritura è molto delicata e inizia già vicino alle radici. In questo modo, l’ansia da ricrescita diminuisce drasticamente.
Anche i più classici colpi di sole sono stati contaminati dalla moda dei capelli sfumati. Oggi infatti si chiamano babylights e prevedono una schiaritura molto graduale (radici più scure e punte più chiare) realizzata su ciocche molto sottili e concentrate in tre zone chiave delle capigliatura: l’attaccatura dei capelli, le ciocche intorno al volto e le lunghezze. In questo modo le schiariture sono perfettamente armoniche rispetto alla base e la ricrescita è molto meno evidente rispetto ad altri trattamenti classici come, per esempio, le mèches.
Ci sono poi le nuove colorazioni come il bronde, mix perfetto tra castano e biondo, e il broux, unione tra castano e rosso, che, grazie al mélange di diverse nuance, permettono di attenuare decisamente l’effetto ricrescita, rispetto alle classiche colorazioni bionde o castane.