Ieri siamo passati a salutare il nostro amico Francesco Cirignotta. Ci ha chiesto di condividere questo suo augurio speciale.
“Appartengo alla generazione di quei figli che a seguito dei genitori facevano l’esperienza di diventare cittadini della Grande Milano. Lei ti accoglie, ti rispetta, ti dà modo di poter sognare e realizzare i sogni da migrante. Vero è che non è Lei che ti tratta male, ma le persone….
Lei è integerrima, ti permette di andare a scuola o a lavoro, ti mette a disposizione i mezzi pubblici o le strade per la tua auto nuova, in un continuo cambiamento ed evoluzione che oggi con gli occhi di un adulto, e con la memoria del bambino, posso dire solo grazie di avermi accolto.
Scoprire i parchi, la metropolitana, i musei, l’acquario civico o il cinema di ultima generazione (non subito) era l’Esperienza. Poter sognare di divenire abitante, di indossare la città di Milano era ambizioso per me, volevo essere un vero Milanese.
Non rinnego certo le mie origini, ma un bambino che a un anno di vita lascia la propria terra e mai più ci fa ritorno non è certo un tradimento, ma solo un destino diverso.
In fondo tanti paesi della Sicilia possono vantare il piacere di aver dato figli in adozione alla grande Milano, la quale oggi grazie anche a quei bambini è divenuta una grande metropoli internazionale e all’avanguardia.
Abbiamo portato, mio padre prima, io poi e mio nipote a seguire un mestiere che, come tanti altri immigrati, lo si faceva per familiarità e tramando. Abbiamo portato il nostro sapere e, con esso, abbiamo avuto il piacere di condividere la vita quotidiana con tante persone che, tagliandosi i capelli e sistemandosi le barbe, insegnavano a noi a vivere la città.”