La Comunicazione è indubbiamente cambiata e, con essa, il nostro modo di approcciarci e di vedere il mondo. Un cambiamento radicale rispetto al passato, che ci porta anche a valutare e a scegliere diversamente i prodotti e i servizi di cui ci avvaliamo.
Come influisce questo cambiamento sul mercato e, di conseguenza, come possiamo rispondere al meglio alle nuove esigenze di vecchi e nuovi clienti?
Ne abbiamo parlato con Gian Andrea Positano, segretario di CIA – Camera Italiana dell’Acconciatura e direttore del Centro Studi di Cosmetica Italia.
“Camera Italiana dell’Acconciatura, come associazione confindustriale legata a Cosmetica Italia -peraltro premiata proprio per la comunicazione – ha le idee molto chiare sul tema. Abbiamo lavorato molto sulla nostra comunicazione, con diverse attività di PR e Social. Il successo di questo lavoro è stato decisamente decretato dall’ottima strategia ideata a monte di tutto: abbiamo infatti, prima di tutto, clusterizzato i nostri target e i nostri diversi stakeholder. Su di loro, poi, abbiamo attivato una serie di attività esclusive e mirate, che parlassero direttamente agli interessati. Per questo motivo abbiamo scelto di operare su canali diversi, dalla radio alle blogger, passando per i social.
I risultati sono stati decisamente positivi, sia in termini di visibilità che di notorietà e, soprattutto, di credibilità.”
In un mondo che cambia così velocemente e in un panorama comunicativo che permette (e promette) di cogliere opportunità come mai prima, che cosa fa la differenza tra un bravo professionista e un professionista di successo?
“Prima di rispondere a questo è necessario fare una premessa, dando qualche numero. Le statistiche parlano di 14 milioni di frequentatori molto radi dei Saloni. Detto diversamente, parliamo di 14 milioni di possibili e potenziali clienti. Un numero enorme. Perché non vanno in Salone più spesso? Perché manca un sistema che li attragga, non c’è. Per questo è necessario che il professionista si evolva, professionalmente e imprenditorialmente. Oggi possiamo dividere i professionisti della bellezza in quattro macro categorie: i piccoli di successo, i medi che stanno un po’ al palo, i medi che hanno successo e i grandi. Quelli che hanno successo, piccoli o medi che siano, sono generalmente più vicini alla cultura del momento, più inclini al cambiamento, operano con i nuovi strumenti di comunicazione, sanno fare social marketing, si sono formati in questo senso.
Ecco, io credo che la formazione sia un tassello fondamentale di questa evoluzione. Noi di Camera abbiamo in cantiere diversi progetti in tal senso. Quando parlo di formazione intendo sicuramente l’aggiornamento professionale che da solo, però, non basta. Oggi bisogna crescere anche dal punto di vista manageriale, imparare a comprendere le dinamiche del marketing e della comunicazione, conoscere i nuovi strumenti è l’unico modo per saperli trasformare in opportunità da cogliere e sviluppare.”
Leggi tutte le nostre interviste su Beauty in the City.