Bentornati nella mia rubrica Wake up and Make up your Style! Come vi avevo anticipato, oggi iniziamo a parlare di fototipi di pelle.
Le informazioni di questo nuovo articolo vi saranno utili per riconoscere il vostro fototipo di pelle e proteggerlo dagli agenti esterni e, soprattutto, dai raggi aggressivi del sole nel modo giusto.
Sotto il sole ti puoi scottare oppure abbronzare. Puoi essere bellissima oppure semplicemente rossissima.
Dipende tutto dal fototipo.
Il fototipo è una classificazione scientifica che interessa la nostra pelle.
A quale Fototipo appartiene la mia pelle? Ossia: quanto la mia pelle è naturalmente protetta dai raggi del sole? Questa è la domanda che ognuno di noi dovrebbe porsi adesso che è in arrivo l’estate (ben prima di pensare alla temutissima prova costume!)
Il fototipo di una persona indica la reazione dell’epidermide quando è esposta alla radiazione ultravioletta e determina il tipo di abbronzatura che si può raggiungere.
La consapevolezza rispetto al proprio fototipo rappresenta la base necessaria per prendersi cura della propria pelle e comportarsi correttamente durante l’esposizione dei raggi UV. La sua individuazione è abbastanza intuitiva e passa attraverso una serie di elementi quali il colore degli occhi, dei capelli e della pelle.
Vi sono circa sei tipologie di fototipo, distinguendo in base alla reazione che la cute manifesta nei confronti dei raggi UV. Questa capacità di risposta ed autoprotezione è dovuta alla quantità di melanina presente nell’epidermide.
La melanina è un pigmento fotoprotettivo, responsabile della colorazione della pelle umana. Questo polimero complesso, sintetizzato da un enzima chiamato tirosinasi, ha sede, oltre che nella cute, anche in altri parti del corpo: capelli, retina, midollo e ghiandola surrenale.
La sua funzione principale è di tipo protettivo: essa assorbe e respinge le radiazioni solari attraverso la formazione di uno schermo che funge da filtro. Però, la sua efficacia, nel contrasto dell’azione nociva dei raggi UV, non è assoluta, ma più o meno efficace a seconda della quantità presente.
I fattori che influiscono sulla sua distribuzione all’interno della cute sono diversi e legati all’etnia, all’età, alla regione corporea e, in misura minore, anche alle proprie abitudini e al proprio stile di vita.
Fototipo 1: è caratteristico delle persone che abitano le regioni nordiche. Si riconoscono per i capelli biondi o rossi, la carnagione molto chiara, gli occhi chiari e la presenza di lentiggini ed efelidi. Si scottano molto facilmente e non si abbronzano nemmeno dopo diverse esposizioni al sole. Queste persone dovrebbero evitare l’esposizione a tutti i raggi UV.
Fototipo 2: appartiene alle persone dalla pelle chiara e dal capello biondo o castano chiaro. Queste persone si arrossano spesso dopo l’esposizione al sole e rimediano, frequentemente, scottature ed eritemi. Ottengono una leggera abbronzatura solo dopo alcune esposizioni.
Fototipo 3: è il più diffuso in Italia. Riguarda soggetti dalla carnagione leggermente scura. Solitamente hanno capelli castani, occhi chiari o scuri. Si scottano difficilmente e si abbronzano abbastanza dopo qualche esposizione.
Fototipo 4: queste persone presentano un colorito olivastro, capelli scuri ed occhi neri. Raramente sono soggetti a scottature. Si abbronzano con facilità ed intensità, mantenendo il colore a lungo.
Fototipo 5: riguarda persone naturalmente abbronzate che presentano una pelle protetta per natura dall’esposizione solare. Hanno capelli neri e occhi scuri. Le persone del fototipo 5 non si scottano quasi mai.
Fototipo 6: caratterizza le persone con carnagione scurissima: capelli neri, pelle nera e occhi scuri. Abbondantemente protette dalle radiazioni solari, le persone di fototipo 6 non si scottano mai.
Esiste anche un altro tipo di fototipo, denominato 0.
Si associa all’albinismo, la malattia caratterizzata dal difetto dell’enzima tirosinasi, enzima coinvolto nella sintesi della melanina. I soggetti affetti da questa patologia si riconoscono per la pelle completamente bianca, i capelli bianchi e gli occhi rossi. Questo fototipo non può mai esporsi alle radiazioni solari poiché il soggetto è assolutamente privo di difesa contro l’azione dei raggi UV.
Merita un’ultima attenzione il fototipo dei bambini.
A prescindere dalla classe di appartenenza, che può essere anche una delle più alte come la 5 o la 6, la pelle dei bambini rimane la più sensibile e, quindi, necessità sempre di una protezione superiore a quella che il fototipo di appartenenza suggerisce.
L’ individuazione del proprio fototipo è il primo passo per capire qual è il fattore di protezione solare che deve avere la nostra crema protettiva. Una pelle splendida e abbronzata è il desiderio di tutti. Tuttavia, il capriccio per una tintarella seducente deve andare di pari passo con la consapevolezza circa i danni che le radiazioni solari possono provocare. Questi non sono pochi e a volte si rivelano anche più gravi di quel che possiamo immaginare: non solo scottature, ma anche macchie cutanee, rughe profonde e, nei casi peggiori, tumori alla pelle.
Tutti i prodotti solari in commercio indicano un numero che rappresenta il fattore di protezione.
Come scegliere quello più adatto a noi?
Lo scopriremo nel prossimo appuntamento!
Stay Tuned!!!
Marcel