Da un po’di tempo a questa parte assistiamo alla vera e propria rinascita di una professione, quella del barbiere, con conseguente proliferazione dei barber’s shop.
Ma a che cosa si deve questa nuova esplosione di un mestiere che sembrava essere rimasto appannaggio di pochi clienti, legati ad una tradizione destinata a scomparire con le nuove generazioni? È solo una questione di moda o c’è di più?
Lo abbiamo chiesto a Francesco Cirignotta, l’uomo che ha fatto di questo mestiere una azzeccatissima metafora di vita.
“in un momento di crisi, si riscopre l’uso delle mani, inteso anche come sicurezza del fare da sè con la conseguente rivalutazione dei mestieri che rendono il MASCHIO UOMO e il ritorno ad un ruolo umano e sociale molto definito.”
Di che cosa è alla ricerca il cliente che si approccia a questo servizio? È solo una questione di moda?
“Il cliente, tolte le tendenze (la moda è più una questione statistica) ricerca nei mestieri, nel mio in particolare perchè c’è contatto fisico, la certezza che i medesimi si sono accresciuti non tanto nelle performance quanto, piuttosto,nella qualità culturale e umana degli operatori. Pretendere un atteggiamento di valore e non di rilevo è come dover essere uomo, viziare le virtù deve significare godersi le responsabilità così chi esprime un mestiere deve saper essere UOMO DEMIURGO.”