Le MANI parlano, i gesti si fanno comprendere attraverso gli alfabeti, attraverso il tatto le mani ci fanno vivere la realtà circostante con la loro funzione.
Le mani parlano attraverso i gesti oggi come ieri. In origine erano l’unico sistema, poi ci si è affinati e la mani parlano il linguaggio dei segni, alfabeto per i sordomuti. Permettono ai non vedenti di avere modo di leggere, percepire il mondo, riconoscere le persone, le mani per loro sono l’amplificatore e il permesso di vivere la vita, sviluppati alla massima capacità come per gli altri sensi le mani donano vita e compensano vita.
Dagli Dei ai Filosofi, da Darwin al contadino, tutti sappiamo il valore dell’uso e della capacità che lo strumento U-MANO può.
Essere artigiano è ARTE, MENTE, MANO ossia OPERA, INTELLETTO, REALIZZAZIONE.
La triade OCCHI, MENTE, MANO rende perfettibili i gesti, l’esempio sta nel sapere che un artigiano deve poter passare almeno diecimila ore di esercizio manuale per potersi ritenere sufficientemente abile e per iniziare a perfezionarsi, obiettivo perseguibile solo se la triade resta unita.
Pensate poi all’esperienza che il mio fare mestiere mi permette di vivere: un semplice e straordinario gesto del BARBITONSORE, quello di radere un viso, è l’essenza di tutto quello che vi ho raccontato e non per insegnare, ma solo per ricordare. Quando eseguo uan rasatura ad un certo punto chiudo gli occhi: gli occhi aperti guardano, ma solo quando sono chiusi riescono a vedere attraverso le dita della mano, sentono la direzione del pelo, sentono la sofferenza o il piacere della pelle. Non sempre gli occhi aperti riescono a fa re tutto questo.
Gli occhi aperti guardano, gli occhi chiusi vedono…. Se accompagnati dalle MANI.
Chiudiamo quindi gli occhi per meglio vedere e percepire il mondo che ci circonda: massima percezione, non assopimento.