Molto spesso, quando andiamo dal parrucchiere lo facciamo con un’idea abbastanza precisa del look che vorremmo ottenere,magari dopo aver preso spunto da articoli e immagini su siti e magazine che parlano delle ultime tendenze.
Ma siamo davvero certe che quanto richiediamo sia davvero adatto a noi? Come scoprirlo?
Lo abbiamo chiesto a Paola Bianchi, hairstylist titolare del Salone Glam di Via Monti 41 a Milano.
“Il nostro approccio al cliente è sempre a 360° – ci racconta Paola – crediamo infatti fortemente che il look debba essere studiato sulla base sia delle specifiche esigenze della persona che abbiamo di fronte ma anche tenendo conto del suo approccio alla vita, al lavoro, alla moda. Quanto tempo dedica ai propri capelli? Quanto spesso viene in Salone? Che tipo di abbigliamento porta? Sono solo alcune delle domande che necessariamente dobbiamo porci di fronte ad una cliente, per poterla davvero soddisfare e fare in modo che continui a sceglierci.”
Ma non sarebbe più semplice dare alla cliente ciò che chiede?
“Non se abbiamo degli obiettivi a medio e lungo termine. Faccio un esempio: ad una cliente che non viene molto spesso in Salone, preferisco consigliare dei colpi di sole al posto della tinta, che richiede maggiore attenzione: la cliente si ritroverebbe con la testa in disordine per la maggior parte del tempo e, alla fine, non sarebbe soddisfatta del risultato. Forse al momento guadagno meno, ma rispettare i tempi fisiologici della cliente permetterà, nel medio e lungo termine, di avere una cliente che sceglie di tornare in Salone perchè sa che troverà il consiglio giusto per lei, prescindere dalla mia momentanea convenienza.”
Quali sono le tendenze top per la prossima stagione?
“Le trecce e le ciocche colorate continuano ad andare per la maggiore. Ma anche qui è necessario fare attenzione: non sempre ciò che va di moda si adatta al nostro modo di essere. Non consiglierei mai il capello blu a chi, per esempio, ama vestirsi di marrone o il capello extra lungo ad una signora di una certa età. Il capello deve essere epressione di noi e valorizzarci per quello che siamo, non per quello che crediamo di essere o vorremmo ancora essere.”
E le clienti, come reagiscono a questo approccio?
“Una delle mie più grandi soddisfazioni e sapere che le mie clienti considerano il Salone come un luogo familiare, in gui godersi un ambiente sereno e regalarsi una coccola. Insomma, un momento fra amici. In 8 anni di lavoro il numero delle clienti storiche è decisamente alto. Questo mi fa pensare che la schiettezza dell’approccio sia decisamente apprezzata.”
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