Nato come taglio maschile, corto davanti e lungo dietro, il mullet è diventato uno dei tagli cult femminili degli anni ’80.
Un taglio che è tornato ad imporsi anche per questa stagione, caratterizzata proprio da un revival del glorioso decennio.
Questo taglio trova la sua ispirazione originale nella musica pop degli anni ’80, era il taglio di personaggi del calibro di David Bowie e Bono Vox. Nato ai tempi come taglio prevalentemente maschile ha conquistato presto il mondo femminile, oggi come allora.
La tipica forma asimmetrica, con i capelli sfilati più lunghi sulla parte posteriore e più corti davanti, è molto amata dalle donne determinate e sicure di sé.
Perfetto anche con frange di diversa lunghezza e misura, il mullet si adatta facilmente ad ogni forma del viso. Fondamentale, però, bilanciare bene volumi e geometrie. Con un viso tondo, per esempio, il taglio deve essere ben sfilato e molto leggero per ammorbidire i tratti. I visi più piccoli, invece, hanno necessità di creare volume e pesantezza.
Inoltre, la frangia non si adatta ai visi tondi ma è perfetta per quelli più allungati.
Per tenere bene questo tipo di taglio, i capelli non devono essere troppo grossi perchè tendono a creare volume. Il rischio, in questo caso, è avere una chioma gonfia e senza forma.
Ideale sui capelli lisci, il mullet si adatta anche ai capelli leggermente mossi, peraltro di gran moda.
Altro vantaggio del mullet da non sottovalutare è sicuramente il fatto che non richiede grandissima manutenzione.
Il mullet è oggi molto richiesto soprattutto da chi ha voglia di farsi notare.
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